La manifestazione di Sarzana, egregiamente organizzata dal gruppo Apai, ha esplicitato, attraverso approcci nuovi ed originali, l’esigenza, diventata ormai oggi una vera e propria emergenza, di “fare sistema” (espressione spesso abusata, ma mai come in questo contesto adatta) attorno alle strategie di rilancio dell’innovazione tecnologica e scientifica, per una indispensabile crescita di competitività del nostro paese e dell’UE nel suo complesso.
lunedì, ottobre 23, 2006
mercoledì, ottobre 18, 2006
Una palestra di sogni
di Andrea Lagomarsini
L'informatica è una sorta di magia, che nasce dentro a una persona dalla tenera età, si mescola con i pensieri e inizia piano piano a concretizzarsi solo quando si inizia a padroneggiare uno dei tanti linguaggi che io chiamo "dei sogni".
Così ho iniziato a nove anni a scrivere i miei di sogni.
Dapprima un piccolo "Ciao Mondo", che si stagliava sul mio monitor a fosfori verdi come se fosse il primo passo sulla luna del genere umano. Poi una tastiera musicale elettronica, che trasformava i tasti del pc in inascoltabili tremolii sonori. Poi ancora le cose molto strutturate e complesse che oggi mi rendono un programmatore e mi danno il pane.
Quindi una passione, un modo per concretizzare i propri pensieri, che diventa un occupazione, una professione, una ragione di vita.
L'informatica è una sorta di magia, che nasce dentro a una persona dalla tenera età, si mescola con i pensieri e inizia piano piano a concretizzarsi solo quando si inizia a padroneggiare uno dei tanti linguaggi che io chiamo "dei sogni".
Così ho iniziato a nove anni a scrivere i miei di sogni.
Dapprima un piccolo "Ciao Mondo", che si stagliava sul mio monitor a fosfori verdi come se fosse il primo passo sulla luna del genere umano. Poi una tastiera musicale elettronica, che trasformava i tasti del pc in inascoltabili tremolii sonori. Poi ancora le cose molto strutturate e complesse che oggi mi rendono un programmatore e mi danno il pane.
Quindi una passione, un modo per concretizzare i propri pensieri, che diventa un occupazione, una professione, una ragione di vita.
lunedì, ottobre 16, 2006
A Sarzana ci incontrammo
Per fatal combinazion? Niente affatto.
Grazie al lavoro e alla genialità di Andrea Lagomarsini, Marco Marchi, Laura Marchini e della Apai Band che hanno organizzato uno splendido numero zero di Tecknos, una giornata di discussioni, di dimostrazioni, di confronto intorno al tema innovazione.
A giugno 2007 il prossimo appuntamento.
Per saperne di più, contribuire con le vostre idee e le vostre proposte a questo straordinario progetto visitate il sito di Tecknos.
Per conoscere più da vicino Apai il click giusto è invece questo.
Buona navigazione.
Grazie al lavoro e alla genialità di Andrea Lagomarsini, Marco Marchi, Laura Marchini e della Apai Band che hanno organizzato uno splendido numero zero di Tecknos, una giornata di discussioni, di dimostrazioni, di confronto intorno al tema innovazione.
A giugno 2007 il prossimo appuntamento.
Per saperne di più, contribuire con le vostre idee e le vostre proposte a questo straordinario progetto visitate il sito di Tecknos.
Per conoscere più da vicino Apai il click giusto è invece questo.
Buona navigazione.
venerdì, ottobre 13, 2006
Serendipity Link
Idee in cantiere Rassegna.it
Allestire il cantiere delle idee Nòva Il Sole 24 Ore
Le nuove frontiere della genetica La Stampa Web
Per genio e per caso, again La Stampa Web
Per genio e per caso, conversazione con Piero Carninci Technology Review
Per genio e per caso La Stampa Web
Allestire il cantiere delle idee Nòva Il Sole 24 Ore
Le nuove frontiere della genetica La Stampa Web
Per genio e per caso, again La Stampa Web
Per genio e per caso, conversazione con Piero Carninci Technology Review
Per genio e per caso La Stampa Web
mercoledì, ottobre 11, 2006
Galli che cantano
di Antonio Esposito
Quante volte, tante, troppe, sentiamo politici, esperti, manager di qualche tipo che, grazie ad un veicolo mediatico, spiegano al “popolo ignorante” le cose che il popolo non sa e che ha bisogno di sapere per comprendere il significato delle decisioni prese.
Un esempio tipico è dato dalla giustificazione delle proprie decisioni sulla base di quanto accade in altri paesi.
Siete scontenti – questo il leit motiv ricorrente – e allora sappiate che nelle altre nazioni le cose funzionano proprio così.
La cosa, di per sé assai poco edificante dato che una decisione sbagliata non diventa giusta perché è stata presa anche da altre parti, diventa addirittura inquietante quando scopri che molti di questi signori hanno al massimo visitato ma mai effettivamente vissuto (la differenza non dovrebbe loro sfuggire) nei posti che citano così di frequente.
Qual’è l’origine di questo comportamento?
Personalmente, sono arrivato a una conclusione che cercherò di spiegare, come sono solito fare con qualunque fenomeno naturale mi capiti di analizzare, con un immagine. Nel caso specifico una largamente in uso a Napoli: “Fare il Gallo sulla Munnezza (*)”.
Quante volte, tante, troppe, sentiamo politici, esperti, manager di qualche tipo che, grazie ad un veicolo mediatico, spiegano al “popolo ignorante” le cose che il popolo non sa e che ha bisogno di sapere per comprendere il significato delle decisioni prese.
Un esempio tipico è dato dalla giustificazione delle proprie decisioni sulla base di quanto accade in altri paesi.
Siete scontenti – questo il leit motiv ricorrente – e allora sappiate che nelle altre nazioni le cose funzionano proprio così.
La cosa, di per sé assai poco edificante dato che una decisione sbagliata non diventa giusta perché è stata presa anche da altre parti, diventa addirittura inquietante quando scopri che molti di questi signori hanno al massimo visitato ma mai effettivamente vissuto (la differenza non dovrebbe loro sfuggire) nei posti che citano così di frequente.
Qual’è l’origine di questo comportamento?
Personalmente, sono arrivato a una conclusione che cercherò di spiegare, come sono solito fare con qualunque fenomeno naturale mi capiti di analizzare, con un immagine. Nel caso specifico una largamente in uso a Napoli: “Fare il Gallo sulla Munnezza (*)”.
martedì, ottobre 10, 2006
About RVC
Per ora due. Napoletani per caso. Quello che senza che ne abbiamo merito, o colpa, ci fa nascere nella fift avenue di New York, in una favelas brasiliana o, come nel nostro caso, in una meravigliosa, insopportabile città chiamata Napoli.
E la voglia (*) di raccontare storie di innovazione. Scientifica. Tecnologica. Sociale. Politica.
Se proprio non potete fare a meno di sapere chi siamo nel mondo là fuori cliccate qui.
Qui a per genio e per caso siamo tutti RVC (**). Autori. Menestrelli. Affabulatori. Sognatori. Inventori. Polemici Q.B. Impermeabili alle banalità. Cercatori di genialità.
Partecipare è facile. Scrivete le vostre storie di ordinaria genialità. Straordinaria innovazione. Firmateli RVC e inviate una vostra breve bio (per i curiosi incalliti).
Benvenuti.
(*) sarà un caso che nella lingua napoletana ho voglia si dice teng’ genio?
(**) chi indovina cosa significa vince un viaggio al CERN di Ginevra. Sono esclusi dal concorso tutti coloro che sono stati in Giappone negli ultimi venti anni.
E la voglia (*) di raccontare storie di innovazione. Scientifica. Tecnologica. Sociale. Politica.
Se proprio non potete fare a meno di sapere chi siamo nel mondo là fuori cliccate qui.
Qui a per genio e per caso siamo tutti RVC (**). Autori. Menestrelli. Affabulatori. Sognatori. Inventori. Polemici Q.B. Impermeabili alle banalità. Cercatori di genialità.
Partecipare è facile. Scrivete le vostre storie di ordinaria genialità. Straordinaria innovazione. Firmateli RVC e inviate una vostra breve bio (per i curiosi incalliti).
Benvenuti.
(*) sarà un caso che nella lingua napoletana ho voglia si dice teng’ genio?
(**) chi indovina cosa significa vince un viaggio al CERN di Ginevra. Sono esclusi dal concorso tutti coloro che sono stati in Giappone negli ultimi venti anni.
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